Sabato 15 ottobre, presso la galleria Edarcom Europa, in via Macedonia 12 e 16 a Roma, verrà inaugurata la mostra “Smalti di Querina”, personale dell’artista Franco Fortunato.
A pochi mesi dalla grande esposizione tenutasi presso i saloni di Palazzo della Cancelleria, l’artista romano torna a esplorare le suggestive atmosfere dei diari del nobile navigatore veneziano Pietro Querini ma concentrandosi nella realizzazione di opere in ceramica con la tecnica degli smalti e della “cuerda seca”. Questo secondo appuntamento dedicato alla storia della Querina vuole essere un’anticipazione delle prossime importanti tappe, previste tra la primavera e l’estate del 2017, a Venezia e in diverse città norvegesi.
Ad arricchire ulteriormente la mostra, che sarà visibile fino al 29 ottobre, anche un cortometraggio con la regia di Valentina Grossi, prodotto da CUT& – editing & more. Il video di circa venti minuti è stato costruito seguendo la cronologia della storia, utilizzando e rielaborando le immagini del Maestro con veri e propri movimenti di macchina, creando profondità e sfocature, tagli e sovrapposizioni che danno la possibilità ai vari elementi rappresentati di prendere vita fondendosi tra di loro in un’unica opera filmica.
LA STORIA: Franco Fortunato (Roma, 1946), grande appassionato di mare e storie di marineria, apprende le vicende della Gemma Querina e del suo equipaggio attraverso un libro edito dalla casa editrice Nutrimenti. Successivamente grazie anche al materiale documentale offertogli dai discendenti della famiglia Querini, approfondisce la conoscenza di quest’avventura dai diari di Pietro Querini, navigatore e mercante di nobile famiglia veneziana. Questi, partito da Creta per le Fiandre alla fine d’aprile del 1431 al comando della caracca Gemma Querina, costruita dai maestri d’ascia cretesi, con un carico di Malvasia, spezie, cotone e altre preziose mercanzie di provenienza mediorientale, dopo numerose peripezie, tra cui il danneggiamento della chiglia e del timone, fece naufragio e l’equipaggio, dopo una lunga navigazione alla deriva su un’imbarcazione di soccorso, raggiunse le acque delle isole Lofoten in Norvegia, duecento chilometri oltre il Circolo Polare Artico. Tratti in salvo dai pescatori dell’isola di Røst, che nei diari vengono descritti come una comunità di persone pure e generose, Pietro Querini e i naufraghi superstiti furono loro ospiti per quelli che vengono definiti “100 giorni in paradiso”, per poi rientrare, attraverso un lungo viaggio via terra, a Venezia nell’ottobre del 1432. A questa vicenda gli storici fanno risalire l’inizio del commercio dello stoccafisso e del baccalà dalla Norvegia all’Italia, paese a tutt’oggi consumatore di oltre il novanta per cento di questo specifico prodotto ittico.
La mostra si svolge nell’ambito della dodicesima Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani (15 ottobre 2016) ed è inserita nel programma della prima Rome Art Week (24-29 ottobre 2016).