Skip to content Skip to footer

Attardi / Calabria / Vespignani

Dal 30 settembre al 21 ottobre 2006 la galleria d’arte contemporanea Edarcom Europa ospiterà, presso la sede di Via Macedonia,16 a Roma, una mostra dedicata a tre dei più importanti Maestri contemporanei emersi dall’ambiente culturale romano dell’ultimo secolo, Renzo Vespignani, Ugo Attardi ed Ennio Calabria.

La mostra, patrocinata dal IX Municipio del Comune di Roma, vuole essere un omaggio della galleria a tre Maestri che, uniti negli anni ’60 dall’esperienza de “Il pro e il contro”, hanno poi continuato ad evolvere, ciascuno nella propria individuale espressione, fedeli al linguaggio della pittura volta alla ricerca di una figurazione contemporanea, segnando, con un contributo tra i più significativi, la più onesta storia dell’arte.

BREVI NOTE BIOGRAFICHE

Ugo Attardi nasce a Sori (Genova) nel 1923. Nel 1947 è tra i firmatari del manifesto di Forma 1 sulla linea di un’astrazione geometrica di cui resta traccia nella scomposizione cromatica dei paesaggi siciliani dipinti durante i suoi frequenti viaggi sull’isola. All’inizio degli anni Cinquanta si dedica ad una pittura di impostazione realista d’esplicito impegno civile e di chiara linea figurativa, cui segue un ulteriore mutamento del linguaggio verso temi di scene d’interni incastrate a vedute urbane in esterno, con un colorismo saturo tipico dell’esempio della Scuola Romana. Dopo l’esperienza di redattore della rivista Città aperta (1957), compaiono nelle sue opere erotismo e violenza, tematiche fondamentali del suo immaginario pittorico. Dal 1967 si dedica alla scultura e alla narrativa, mentre in parallelo con l’attività pittorica si sviluppa quella grafica e disegnativa, nella quale la plasticità dei contrasti chiaroscurali si alterna alla riduzione del segno in forme elementari ed essenziali. Muore a Roma nel 2006.

Ennio Calabria nasce a Tripoli nel 1937. A Roma, conseguita la maturità artistica, segue i corsi dell’Accademia di Belle Arti. Nella capitale esordisce con una mostra personale alla galleria La Feluca (1958). Un anno dopo espone alla VIII Quadriennale di Roma dove tornerà nel 1972, nel 1986 e nel 1999. Nel 1961 con i pittori Attardi, Farulli, Gianquinto, Guccione, Vespignani, e i critici Micacchi, Del Guercio e Morosini, fonda il gruppo “Il pro e il contro”. Nel 1964 prende parte alla Biennale di Venezia. Nel 1979 l’Istituto Italiano di Cultura a Vienna gli dedica un’antologica di grafica. Due anni dopo espone al centro Olivetti di Città del Messico e, nel 1982, al Museo Aalto di Iyvaskyla (Finlandia). Dopo le personali in gallerie a Roma (1985) e a Milano (1985), espone alla Gucci’s Gallery di new York (1985). Il 1987 è l’anno della sua grande antologica a Castel Sant’Angelo a Roma. A due anni dalla partecipazione all’International Exposition di Chicago (1992), espone al Palazzo dei Papi di Viterbo. Dopo la personale dedicata al ciclo La sintassi della strada presso il Museo Civico di Chieti (2002), nel 2004 presenta la serie di ritratti di Giovanni Paolo II al Museo Vittoria Colonna di Pescara e alla Reggia di Caserta. Sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche, tra le quali il Metropolitan Museum di New York, il Museo Puskin di Mosca, il Museo Wroclaw di Cracovia, la Collezione Gucci. Risiede e opera a Roma.

Renzo Vespignani nasce a Roma nel 1924. Dalla metà degli anni Quaranta ritrae in presa diretta gli scenari devastati di macerie e dolore della Roma postbellica con un linguaggio realista a tratti segnato da forti accenti espressionisti. Dalla fine degli anni Cinquanta collabora alla rivista Città aperta e affianca al segno nitido della Nuova Oggettività la suggestione informale del colore, raggrumato sulla tela nei corpi macerati dagli impasti cromatici e nelle periferie urbane desolate e solitarie. Dal 1964 sostituisce la violenza del gesto e il disfacimento della materia pittorica con una dimensione fredda, distante e oggettiva della visione, che in alcuni casi raggiunge esiti di raggelante violenza e cruda precisione fotografica nella clinica nitidezza del segno e nella levigata eleganza delle superfici smaltate di luce fredda. Sviluppa tematiche differenti in diversi cicli pittorici, alternando diversi modi di usare il colore fino al 1980, quando ritorna alle vedute di città affidandosi all’evidenza del disegno nitido dei profili e alla sfaccettatura brillante dei colori prismatici, secondo stilemi formali che conserva nei dipinti del decennio successivo, alternandoli ad una rinnovata e accesa consistenza materica del colore. Muore a Roma nel 2001.

Newsletter

Compilando il form do il consenso all’utilizzo dei miei dati dopo aver letto e compreso in ogni sua parte la privacy policy come previsto dal Regolamento Europeo GDPR 2016/679

SEGUICI ANCHE SULLE NOSTRE PAGINE SOCIAL

PAGAMENTI SICURI

Galleria d’Arte Edarcom Europa srl | P.I. 03885151005 © 2024 | Sito realizzato da TZ Comunicazione srl | ALL RIGHTS RESERVED