Ugo Attardi
DIPINTI
GRAFICA D'ARTE
SCULTURE
CATALOGHI
VIDEO
Attardi, Calabria, Vespignani | Galleria d'Arte Edarcom Europa | ottobre 2006
ARTISTI
Ugo Attardi nasce a Sori, vicino Genova, nel 1923.
Dopo aver frequentato il liceo artistico a Palermo, nel 1941 si iscrive alla Facoltà di Architettura, non riuscendo tuttavia a seguirne i corsi a causa della guerra. Giunto a Roma nel 1945, ospite di Pietro Consagra e di Renato Guttuso, e ispirato dalle numerose iniziative culturali sorte nel dopoguerra, comincia l’attività di pittore. Nel 1948 condivide con Carla Accardi, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Mino Guerrini, Achille Perilli, Antonio Sanflippo e Giulio Turcato, l’esperienza di Forma Uno, movimento artistico di orientamento astratto.
Nei primi anni Cinquanta, suggestionato dalle opere di Francis Bacon e di George Grosz, muta stile, allontanandosi dall’astrattismo ed orientando la propria ricerca verso un maggiore espressionismo. Partecipa alle edizioni XXVI e XXVII della Biennale di Venezia, iniziando negli stessi anni la produzione incisoria, tecnica praticata durante tutta la sua carriera.
Nei primi anni Sessanta partecipa a numerose mostre nazionali e internazionali esponendo a Praga, Mosca, Los Angeles, Londra, Parigi, Berlino e New York. Nel 1961, insieme a Ennio Calabria, Fernando Farulli, Alberto Gianquinto, Piero Guccione, Renzo Vespignani e ai critici Antonio Del Guercio, Dario Micacchi e Duilio Morosini fonda a Roma Il Pro e il Contro, movimento nato dall’esigenza di contrapporsi all’astrattismo con una pittura di stampo figurativo.
I temi della conquista, dell’abuso di potere e del viaggio, ampiamente trattati nella sua opera scultorea, scaturiscono dalle riflessioni dell’artista durante un viaggio in Spagna. Nel 1971 vince il Premio Viareggio per la narrativa con il libro L’erede selvaggio. Nel 1976 e nel 1982 l’artista viene omaggiato con due grandi mostre antologiche a Ferrara e Milano. Nel 1983 il Centre Georges Pompidou dedica una manifestazione alle sue sculture e un balletto alle sue opere.
Gli anni Novanta sono caratterizzati dalla produzione di importanti sculture come I sogni del Normanno, realizzata nel 1992 per l’aeroporto di Palermo, e L’Ulisse, collocata nei giardini di Battery Park di New York nel 1997. Muore a Roma nel 2006. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private italiane ed internazionali.