Artisti emergenti: alcuni nomi selezionati dalla galleria Edarcom Europa da seguire e collezionare.
In un anno tanto significativo come il 2024, nel quale la Galleria Edarcom Europa celebra cinquant’anni di attività, non poteva mancare un ricco calendario espositivo rappresentativo sia dei Maestri storici che dei nuovi artisti, appartenenti a generazioni più giovani.
Collettive dedicate a tutti gli artisti della galleria (più di quaranta annoverati in catalogo) si alterneranno alle dovute celebrazioni dei rappresentanti più storicizzati: non a caso la prima mostra è stata dedicata a Renzo Vespignani per un dovuto omaggio nel centenario della nascita del grande Maestro romano. Ovviamente una galleria di lungo corso ha insita nel proprio DNA la costante attenzione anche alla ricerca di quelli che possono essere definiti talenti emergenti nel panorama artistico nazionale e non solo.
Nella “giovinezza” solo anagrafica di questi nuovi nomi non vi è però alcuna idea di acerbità del linguaggio, anzi: i giovani artisti rappresentati dalla galleria Edarcom Europa, oltre ad avere stili e tratti ormai consolidati, frutto di un’indagine innovativa e al tempo stesso legata alle tecniche tradizionali della pittura, della scultura e dell’incisione, sono riconosciuti e noti ad una platea già ampia di esperti e amanti del settore.
Proveremo quindi a tratteggiare i profili di alcuni di questi interessanti artisti emergenti:
MARIAROSARIA STIGLIANO
Mariarosaria Stigliano, nata a Taranto nel 1973 e ormai da anni stabile a Roma, è un’artista visuale dotata di una spiccata sensibilità introspettiva. Da sempre affascinata dalla dimensione urbana, in particolare delle città del nord Europa, consolida la propria cifra stilistica delineando paesaggi e ambientazioni come mnemonici rimandi ai suoi viaggi. L’atmosfera che si delinea nelle sue opere è sospesa, come nel tentativo di immortalare uno sfuggente ricordo; le luci artificiali conferiscono un clima vibrante e straniante, in un limbo tra sogno e veglia. Sebbene le sue opere possano apparire come scorci del regno notturno, protagonista assoluto non è il buio, bensì la luce. Stigliano predispone una base profondamente scura con la stesura di graffianti tratti in grafite: l’operazione seguente consiste nel far emergere dall’oscurità bagliori luministici per mezzo di colori a olio e smalti industriali che con la loro lucentezza inondano l’opera rischiarando l’oscurità.
CLAUDIO CAPORASO
Claudio Caporaso è uno scultore puro. Nato a La Spezia nel 1976, le sue sinuose, attraenti e misteriose realizzazioni, eseguite in bronzo attraverso l’antica e complessa tecnica della “fusione a cera persa”, hanno dato forma ad affascinanti risultati, tra cui il ciclo Identità, nel quale l’artista indaga le più intime sfumature dell’animo umano, spesso celate da sovrastrutture di cui l’uomo si arma per difendere le proprie fragilità dal mondo esterno. Con la maestria della lavorazione del bronzo l’artista riesce a scalfire la superficie mostrando, al di sotto di una articolata stratificazione, la più autentica essenza del soggetto. Ed essa risplende, con una diversa luce dai toni dorati, come a invitarci a scavare nel profondo per cogliere il vero spirito delle cose… e delle persone. Claudio Caporaso vive ormai da anni vicino Milano.
MAURO MOLLE
Mauro Molle, nato a Roma nel 1977, fa propri gli studi di anatomia artistica per sovvertire il notoriamente “classico” concetto di figurativo. Già a partire dal primo decennio del Duemila, la creazione pittorica di Molle si concentra sullo studio della figura umana, analizzata, delineata e poi scomposta. Le sue Decostruzioni (2012/15) sono un’affascinante ricerca sulle possibilità di una nuova composizione armonica, in cui arti umani si intrecciano ad asimmetriche composizioni geometriche. Nell’immediatamente successiva serie Kaleidozoo (2016) perde qualsiasi traccia umana: figure animali si stagliano su sfondi caleidoscopici e decori ornamentali, come in un’archetipizzante riconnessione con la natura. Le sue Little stories (2018) sono il frutto della più recente indagine, nella quale i due cicli precedenti si incrociano, si contaminano e si compenetrano, dando forma a perturbanti figure: metà animali metà umani, i nuovi protagonisti delle opere di Molle sono kafkiani ibridi, spaventosamente familiari. Mauro Molle predilige l’uso della pittura, alternando al supporto in tela quello della carta; è tuttavia abile e curioso sperimentatore delle tecniche grafiche, con particolare riguardo all’incisione.
SIMONE GERACI
Simone Geraci nasce a Palermo nel 1985, dove tuttora risiede e lavora. Con il suo stile pittorico, ormai identificativo e riconoscibile, invita chiunque si imbatta nelle sue opere a perdersi in un mondo sospeso, interrotto, dove qualsiasi giudizio cede il passo alla fascinazione e all’osservazione di un nuovo classicismo, squisitamente tinto dai toni contemporanei. Nei suoi monocromi sinuosi corpi ed assorti volti delineano l’universo di un mondo femminile assoluto: sebbene ogni viso, ogni corpo, porti caratteristiche e fisionomie distinte, nelle opere di Simone Geraci il soggetto assurge a un ruolo assoluto, dove l’emblematicità dell’Essere femminile si presta come materia artistica ad incarnare l’essenza/l’urgenza primordiale del fare arte. L’assolutizzazione dello spazio, morbidamente abitato dai corpi e violentemente squarciato da segni e forme geometriche, accentua il senso di sospensione e di attesa che nella visione delle opere di Geraci si traducono con un’insaziabile e placida contemplazione. La sua ricerca artistica, che spazia anche ad una raffinatissima e costante produzione di acqueforti, vede accostare l’uso della tela a supporti sperimentali quali ardesia e carta lana.
GIUSEPPE BARILARO
Giuseppe Barilaro nasce a Catanzaro nel 1988, cresce a Cotronei e per la sua natura di esuberante esploratore della contemporaneità è oggi impossibile indicarne una residenza stabile. Il suo metodo artistico, volto all’indagine e alla sperimentazione materica, lo porta, sin da subito, a lavorare, oltre che su tela e carta, anche su supporti duttili e scalfibili come il legno e con tecniche innovative, sebbene sempre accompagnate a un gesto tradizionale sapientemente padroneggiato. Ogni opera dischiude agli occhi di chi guarda la frenetica forza di un’azione che è sia destruens che construens e in questo è impossibile non ritrovare l’elemento di ispirazione principale per i lavori più recenti di questo artista: le scalfitture, gli spessori degli oli densi, i toni barocchi e le combustioni riconducono il gesto astratto alla raffigurazione intenzionale di campi, cespugli, solchi, terre, fiori e foglie, insomma a tutto quel complesso e indelebile immaginario di segni e colori che ogni anima sensibile coglie nell’osservare l’incessante ritmo della natura. Grande attenzione è rivolta anche alla figura, nella maggior parte dei casi femminile, con opere caratterizzate da vitale potenza e cruda attualità.
Non ci dilungheremo oltre in questa breve presentazione nell’annoverare le tantissime partecipazioni dei nostri artisti a importanti rassegne o la presenza dei loro lavori in collezioni pubbliche e private di caratura nazionale e estera. Vi aspettiamo in galleria per un approfondimento de visu che siamo certi saprà soddisfare il vostro desiderio di scovare e acquisire opere di grande qualità realizzate da straordinari interpreti dei nostri tempi.