Dopo le esposizioni a Roma presso il Palazzo della Cancelleria e presso la galleria d’arte Edarcom Europa con un evento dedicato alle sole opere in smalti ceramici, a Bergen in occasione del Festival delle Giornate Anseatiche e a Venezia presso Palazzo Ferro Fini, Franco Fortunato racconta la Storia della Querina in Fondazione Villa Fabris (Thiene, VI), dal 19 al 21 Maggio.
Una storia antica torna a vivere grazie alla sapiente ricerca artistica ed alla profonda sensibilità che contraddistingue il Maestro Fortunato e che gli permette di attraversare i secoli con un fare narrativo contemporaneo capace di scomporre la materia e ricomporla in un nuovo e coinvolgente immaginario.
Franco Fortunato (Roma, 1946), grande appassionato di mare e storie di marineria, apprende le vicende della Gemma Querina e del suo equipaggio attraverso un libro edito dalla casa editrice Nutrimenti. Successivamente, grazie al materiale documentale offertogli dai discendenti della famiglia Querini, approfondisce la conoscenza di quest’avventura dai diari di Pietro Querini, navigatore e mercante di nobile famiglia veneziana. Questi, partito da Creta per le Fiandre alla fine d’aprile del 1431 al comando della caracca Gemma Querina, costruita dai maestri d’ascia cretesi, con un carico di Malvasia, spezie, cotone e altre preziose mercanzie di provenienza mediorientale, dopo numerose peripezie, tra cui il danneggiamento della chiglia e del timone, fece naufragio e l’equipaggio, dopo una lunga navigazione alla deriva su un’imbarcazione di soccorso, raggiunse le acque delle isole Lofoten in Norvegia, duecento chilometri oltre il Circolo Polare Artico. Tratti in salvo dai pescatori dell’isola di Røst, che nei diari vengono descritti come una comunità pura e generosa, Pietro Querini e i naufraghi superstiti furono loro ospiti per quelli che vengono definiti “100 giorni in paradiso”, per poi rientrare, attraverso un lungo viaggio via terra, a Venezia nell’ottobre del 1432. A questa vicenda gli storici fanno risalire l’inizio del commercio dello stoccafisso e del baccalà dalla Norvegia all’Italia, paese a tutt’oggi consumatore di oltre il novanta per cento di questo specifico prodotto ittico.
L’esposizione è arricchita anche da un prezioso cortometraggio con la regia di Valentina Grossi, prodotto da CUT& Editing & More. Il video di circa venti minuti è stato costruito seguendo la cronologia della storia, utilizzando e rielaborando le immagini del Maestro con veri e propri movimenti di macchina, creando profondità e sfocature, tagli e sovrapposizioni che danno la possibilità ai vari elementi rappresentati di prendere vita fondendosi tra di loro in un’unica opera filmica.
Partner:
Fondazione Villa Fabris
Unigraf
Alisea Recycled and Reused Objects Desing
Oltremondano
Villa6 Sharing Bar
Organizzazione:
Associazione Re. Volvèr
Galleria d’Arte Edarcom Europa
Informazioni:
06 7802620